«Che seratina si prepara. Non c’è una candela in tutto il palazzo! Con un miliardario che viene per vedere delle sculture – e con quel mostro abominevole di tuo padre a cui devo fare una bella impressione.»
Da una folgorante idea di Peter Shaffer, Black Comedy è una pièce teatrale ambientata nell’appartamento di uno squattrinato scultore inglese e della sua zuccherosa fidanzata.
È una serata speciale per i due: sono in attesa dell’arrivo di Georg Bambèrger, collezionista miliardario intenzionato a comprare una scultura di Brindsley, e del padre di Carol, cui devono dare la notizia del loro fidanzamento. Per l’occasione, decidono quindi di prendere in prestito gli eleganti mobili di Harold Gorringe, vicino di casa fuori città per alcuni giorni; tutto sembra in ordine…
Ma all’improvviso: il Black Out.
- «Shh...shh… Colonnello. Non facciamo rumore. Li scopriamo dal respiro.»
- «Eccellente idea! Tattica brillante, signore! Lei avrebbe fatto carriera nell’esercito.»
Come se il guasto della valvola centrale non fosse già un evidente presagio del disastro, una serie d’invadenti personaggi iniziano ad occupare ogni sedia dell’appartamento: una zitella del piano di sopra in preda al panico, la ex fidanzata di Brindsley determinata a tornare con lui a cui si aggiunge Harold, ricomparso a sorpresa.
«Posso entrare, prego?»
Nel buio, in attesa del miliardario, equivoci, scivoloni e scambi di persona si sprecano e mentre lo sfortunato artista tenterà in ogni modo di far tornare i mobili al loro posto, scheletri maldestramente nascosti negli armadi verranno alla luce.
Black Comedy è la dimostrazione di come un piccolo inconveniente possa far emergere il lato più oscuro di ciascuno, di come una semplice emozione repressa possa scatenare un cataclisma.
